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Nutrizione sportiva

Il ruolo chiave del nutrizionista per lo sportivo

Il ruolo chiave del nutrizionista per lo sportivo

Il legame esistente tra alimentazione, salute e forma fisica rappresenta oggi un valore sia individuale che sociale molto importante per ottenere una migliore qualità della vita, la promozione della salute e la prevenzione delle malattie.

Il ruolo del nutrizionista è dunque centrale per lo sportivo: lo aiuta a riconoscere quali sono gli alimenti funzionali alla sua attività e in quali quantità e modalità deve assumerli per poterne trarre tutti i benefici possibili, considerando che svolgere un’attività fisica comporta inevitabilmente un aumento del dispendio energetico.

Esistono differenze nell’alimentazione da seguire, in funzione della tipologia dell’atleta e del tipo di attività che si pratica.

Per questo motivo l’esperienza del biologo nutrizionista è rivolta anche a tutti coloro che praticano attività sportiva a tutti i livelli: dal dilettantistico, all’agonistico, al professionismo.

Per gli sportivi quindi il nutrizionista può elaborare piani alimentari personalizzati finalizzati a:

  • un aumento di massa magra/muscolare;
  • una diminuzione di massa grassa;
  • un mantenimento dello status fisico.

In aggiunta, vengono fornite informazioni inerenti l’uso e l’assunzione di integratori alimentari ed energetici in relazione al periodo di allenamento e/o gare.

Nutrizione e allenamento

Il nutrizionista, attraverso la promozione di una corretta alimentazione:

  • garantisce la salute dell’atleta anche quando viene sottoposto a stress fisico: nutrizione e allenamento sono il binomio vincente;
  • valuta l’assunzione degli integratori rispettando necessità effettivamente dimostrate;
  • Valuta il giusto apporto di un alimento che non deve mancare nella dieta di qualunque sportivo, sia esso fondista, velocista o sollevatore di pesi, cioè l’acquapreziosa fonte di sali minerali ed elemento essenziale per una buona costituzione dell’organismo umano.

Un’altra importante considerazione riguarda il tempo di digestione dei vari alimenti: è infatti importantissimo non appesantire lo stomaco che, altrimenti, sottrarrebbe preziose energie all’organismo per digerire gli alimenti pesanti che si sono ingeriti.

Il ruolo del nutrizionista in 7 punti

Nello sportivo l’alimentazione corretta è fondamentale per ottenere i risultati sperati. Le cattive abitudini alimentari possono, infatti, non solo aumentare il rischio di sviluppare malattie ma anche portare a una scarsa efficienza dell’organismo diminuendo notevolmente le performance sportive.

Pertanto, il nutrizionista deve:

  • conoscere specificatamente i meccanismi biochimici e fisiologici della digestione e dell’assorbimento, i processi metabolici a carico dei nutrienti e riconoscere gli effetti dovuti alla malnutrizione per eccesso e per difetto dell’atleta sottoposto a carichi di lavoro impegnativi;
  • essere capace di valutare la composizione corporea nei suoi sottoinsiemi fondamentali (molecole, cellule, tessuti) e le tecniche di valutazione dei singoli distretti; il metabolismo corporeo, il dispendio energetico, le tecniche ed i metodi di misura (plicometria, impedenziometria, calorimetria, dexa);
  • essere in grado di definire gli apporti energetici e le qualità nutrizionali dei singoli alimenti e conoscerne la composizione di base ed i fattori che regolano la biodisponibilità di macronutrienti e micronutrienti per ogni tipologia di atleta;
  • saper verificare la corretta assunzione di alimenti per raggiungere i livelli raccomandati di nutrienti per il mantenimento dello stato di salute ed il raggiungimento delle massime performances;
  • saper valutare lo stato di nutrizione più consono alle caratteristiche fisiche e psichiche dell’individuo sottoposto a stress, con particolare riguardo all’attività fisica agonistica;
  • fornire una coscienza alimentare all’atleta, garantendo e soprattutto mantenendo nel lungo periodo i prefissati obiettivi. Con coscienza alimentare non si intende soltanto dimagrire, ingrassare, aumentare la massa muscolare, la forza o la resistenza, ma raggiungere un’armonia con il cibo, che permetta di gestire al meglio tutte le attività della vita.
  • Gestire i ritmi alimentari che riguardano essenzialmente la distribuzione energetica nella giornata, che deve tenere conto dell’orario dell’allenamento o della gara: è in base a questi dati che il nutrizionista formula e mette in gioco schemi alimentari diversi.

Integrazione sportiva

Non esistono super alimenti capaci di assicurarci super prestazioni ed è assolutamente inutile quanto dannoso ricorrere a smisurate quantità di integratori vitaminici e proteici. Gli integratori nel mondo dello sport rivestono sicuramente un ruolo importante ma devono essere prescritti da un professionista e gli atleti che li utilizzano devono essere seguiti nel tempo per evitare eventuali danni provocati dagli stessi. L’alimentazione deve essere guidata dalla scienza e non dai messaggi pubblicitari.

In conclusione possiamo affermare che il nutrizionista deve fare in modo che l’alimentazione dello sportivo sia quindi la più naturale ed equilibrata possibile.

L’articolo originale è stato scritto per il Journeys di Pegaso.eu

Dott. Orazio Ragusa
Biologo Nutrizionista

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