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Nutrizione sportiva

Donne ed endurance: prevenire le fratture da stress con una dieta anti-infiammatoria

Donne ed endurance: prevenire le fratture da stress con una dieta anti-infiammatoria

Un recente studio della Ohio State University evidenzia che un’alimentazione ricca di frutta, verdura, legumi, pesce e cereali integrali è fondamentale per la salute delle ossa delle donne. Questo perché si tratta di alimenti anti-infiammatori, che possiedono la capacità di prevenire le fratture da stress nelle atlete, soprattutto quando queste ultime sono impegnate in allenamenti e carichi agonistici intensi.

La ricerca portata avanti in questo studio prende in esame i dati sulla dieta di 160.191 donne, assegnando un punteggio in termini di capacità di produrre infiammazioni a 32 componenti di cibi e rivolgendo particolare attenzione a quelli consumati nei tre mesi precedenti l’inizio dello studio stesso. Per 10.000 donne sono stati poi raccolti dati sulla densità minerale delle ossa, mentre per tutto il campione sono stati esaminati dati relativi alle fratture.

Dai risultati è emersa una correlazione fra una dieta altamente infiammatoria e le fratture, in particolare con un rischio di frattura all’anca maggiore del 50% rispetto alle atlete che si posizionavano nel gruppo con punteggi infiammatori più bassi.

Alimenti che possono provocare infiammazioni

Gli alimenti che più promuovo una condizione infiammatoria sono i cibi di origine animale, in particolare carni, insaccati, uova e formaggi, in quanto ricchi di acido arachidonico, precursore di sostanze pro-infiammatorie (prostaglandine).

Diversi studi infatti evidenziano alti livelli ematici di mediatori dell’infiammazione nelle persone che consumano abitualmente:

  • Carni
  • Carni conservate
  • Grassi idrogenati
  • Patatine fritte
  • Dolciumi
  • Bevande zuccherate
  • Farine raffinate
  • Formaggi

“Questo suggerisce che una dieta di alta qualità e meno infiammatoria”, ovvero basata su cibi ricchi di fibre, vitamine, minerali, antiossidanti, fitonutrienti, oltre naturalmente a un corretto apporto di carboidrati complessi a basso IG, aminoacidi essenziali e grassi prevalentemente insaturi e polinsaturi, “può essere particolarmente importante nella riduzione del rischio di frattura dell’anca nelle donne più giovani”, scrivono i ricercatori.

Non solo: pur essendo vero che le donne che seguivano una dieta meno infiammatoria presentavano una più bassa densità minerale ossea all’inizio dello studio, probabilmente per una costituzione corporea più piccola, resta il dato importante che nell’arco di sei anni di osservazione ne abbiano persa comunque meno rispetto alle loro coetanee.

L’articolo originale è stato scritto per il Journeys di Pegaso.eu

Dott. Orazio Ragusa
Biologo Nutrizionista

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